La Juvenes Dogana si prepara domani, lunedì 25 novembre, ad affrontare il San Giovanni alle 21.45 a Domagnano per una nuova sfida del campionato sammarinese di futsal. L’obiettivo è ritrovare il successo dopo un periodo in cui gioco e risultati non hanno rispettato le attese di Mister Roberto Levani e del suo staff. In vista di questo importante appuntamento, abbiamo scambiato due parole con Elia Cecchetti, ex portiere della Juvenes Dogana e della nazionale sammarinese di calcio a 5, oggi dirigente della squadra di Serravalle.
Come valuti l’impegno di domani?
«Questa è una partita da attenzionare in vista anche del ritorno dei quarti di Titano Futsal Cup di giovedì. Stiamo giocando molto e in questo periodo non stiamo raccogliendo quello che come società auspichiamo, non solo in termini di risultati ma anche come approccio dei ragazzi. Dobbiamo recuperare un po’ di verve agonistica che abbiamo perso. Non è una partita semplice, va presa con attenzione e la massima voglia di riscatto dopo queste ultime settimane».
Cosa ti aspetti dal San Giovanni?
«Il San Giovanni è una squadra che da quest’anno si è dotata di un nuovo ed esperto allenatore, si è affidata a un portiere italiano di qualità come Denis Valentini e i giocatori sono insieme ormai da tempo, danno sempre il massimo. Hanno avuto un pareggio importante con la Folgore, questo per dire come, in questo momento, non possiamo assolutamente pensare di essere superiori a loro né a nessuno. Serve grandissima umiltà per risalire la china e riprendere fiducia».
Una valutazione sulla prima parte di campionato della Juvenes Dogana?
«L’inizio stagione ha avuto due facce: quella rimasta tale è quella dei risultati, che sono stati altalenanti. All’inizio abbiamo dimostrato di potercela giocare a viso aperto contro tutti, senza timore. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto qualche errore che ha portato a sconfitte pur con prestazioni di livello. Nell’ultimo periodo c’è stato invece un cambio di fronte come se mancasse fiducia nell’ambiente».
Qual è il messaggio che lo staff vuole far arrivare ai giocatori in questo momento?
«Come società diamo fiducia ai ragazzi, invitiamo a giocare con meno paure e timori, avere stimoli positivi per divertirsi di più e dare maggiormente a livello prestazionale. Il nostro è un cantiere aperto, con tanti giovani che stanno affrontando una nuova avventura nella loro carriera calcistica, ognuno sta lavorando su un qualcosa che non aveva fatto prima. Se però abbiamo fatto queste scelte a livello societario è perché riponiamo grande fiducia in questi ragazzi».
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