Juvenes Dogana, la doppia sfida al Tre Penne per centrare il sogno semifinale

Dopo aver nuovamente eliminato il Domagnano nel turno preliminare, ancora per 3-2, la Juvenes Dogana comincia il proprio percorso nei playoff 2023/24, ma stavolta l’avversario dei quarti di finale sarà il Tre Penne, non La Fiorita. Una squadra a cui i biancorossoblù hanno strappato quattro punti dei sei disponibili durante la regular season, grazie a un pareggio nella prima giornata e a un successo in rimonta nella 16a. Le premesse per una doppia sfida di livello, tra due formazioni che amano giocare a calcio a viso aperto, ci sono, anche se la Juvenes Dogana dovrà rivoluzionare il proprio attacco titolare a causa di alcune assenze e il Tre Penne è apparso in calo, nelle ultime settimane di campionato. Fattore, questo, che secondo l’allenatore Manuel Amati non è minimamente da tenere in considerazione: “Il finale di stagione regolare del Tre Penne non è un indicatore attendibile, perché loro si preparavano già da tempo alla ai playoff. Le tre sconfitte consecutive, tra l’altro tutte con avversari di prim’ordine, non ci devono far pensare di avere di fronte un avversario in calo”.

 

Gli assenti, per la Juvenes Dogana, rispondono ai nomi di Lorenzo Pasquinelli e Francesco Stella, in attacco (per entrambi è già un arrivederci al 2024/25), e di Giacomo Borghini, in difesa, quest’ultimo uscito acciaccato dalla sfida al San Giovanni e ancora non pronto al rientro in campo. La sfida d’andata con il Tre Penne si giocherà domenica 28 aprile in un orario insolito, alle 17.30, a Montecchio, mentre il ritorno sarà mercoledì 1 maggio, ad Acquaviva, alle 20.45. Amati ha chiesto alla propria squadra di non far caso alla stanchezza dovuta alle partite ravvicinate, “perché se vuoi giocare ai playoff, funziona così. Abbiamo già insistito sul concetto che sia necessario andare forte, è la post season e bisogna giocarsela. Si tratta di un premio per l’impegno profuso durante una stagione lunga nove mesi. Dal Tre Penne non mi attendo nulla di diverso dal solito: mi aspetto sempre una squadra che gioca a calcio e lavora forte sulle fasce. Non dobbiamo prendere in considerazione neanche il fatto che siano alla fine di un percorso con Stefano Ceci, anche perché quasi tutte le panchine cambieranno, a San Marino, e quasi tutte le squadre impegnate nei playoff sanno di essere all’ultimo periodo sotto alla guida tecnica attuale. Quindi non può essere una scusante per nessuno. Anzi, se i giocatori sono bravi, dev’essere una motivazione extra a chiudere bene il ciclo”.

Credits: FSGC