Juvenes Dogana, primo obiettivo raggiunto: l'andata si chiude con 20 punti

Tre punti pesanti per la classifica e importanti per il morale. La Juvenes Dogana batte 3-2, in rimonta, il San Giovanni, e si issa solitaria all’ottavo posto in classifica al termine del primo girone, a -1 dalla settima posizione. È stato uno scontro diretto molto intenso (le squadre erano appaiate prima della sfida), con continui ribaltamenti di risultato, in cui i biancorossoblù sono andati sotto per due volte, ma hanno risposto colpo su colpo, fino a completare la rimonta nel finale. “Questa vittoria ci fa piacere e comodo – commenta l’allenatore della Juvenes Dogana, Manuel Amati –. Abbiamo chiuso il girone d’andata raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo fissati prima della partita: battere un concorrente diretto per i playoff e raggiungere quota 20 punti, il nostro record in questi quattro anni insieme alla Juvenes Dogana. Tutto è andato bene, siamo stati bravi e anche fortunati, perché abbiamo sfruttato un loro errore, in occasione del terzo goal, ma penso che la vittoria sia meritata”.

 

Il primo vantaggio del San Giovanni è arrivato al 28′, con Rodrigo Gaston Robba, annullato solo sei minuti più tardi da Giacomo Valentini. A inizio ripresa, ecco il goal dell’ex, Eric D’Angeli, che riporta avanti la squadra di Borgo Maggiore, a cui risponde, al 73′, Gianmaria Borghini. A chiudere la partita è Riccardo Colonna, all’87’. “Avevamo avuto alcune occasioni anche prima del pareggio e del 3-2 – spiega Amati –. C’è però stato un momento in cui abbiamo temuto di non farcela, quando il San Giovanni ha trovato il secondo vantaggio, a inizio ripresa, grazie a una ripartenza innescata da un nostro grave errore a centrocampo. Dopo quel goal, loro sono riusciti a mettere la partita sul piano che volevano: è diventato un incontro scorbutico e dal tempo di gioco ridotto, con molte perdite di tempo. Per un tratto, ci siamo anche innervositi un po’”.

 

Nonostante lo svantaggio, la fase critica della sfida e alcune assenze importanti, la Juvenes Dogana è riuscita a restare in partita, trovando risorse grazie a un’intuizione tattica che pochissimi si sarebbero aspettati. “Siamo stati molto bravi, considerando anche che non avevamo centravanti (Lorenzo Pasquinelli sarà ancora fuori per alcune settimane e Francesco Stella era squalificato) e che, addirittura, dopo aver cambiato modulo abbiamo chiuso la partita con Gianmaria Borghini schierato in quel ruolo, lui che nasce terzino e stava già giocando come esterno d’attacco – afferma Amati –. Abbiamo avuto quest’intuizione di coprire così il ruolo vacante ed è andata bene, in quanto, oltre a segnare un goal, Gianmaria ha creato anche altri pericoli. Provvidenziale è stata pure la parata di Fabio Gentilini sul 2-1 per il San Giovanni, che ha impedito un goal che avrebbe reso molto difficile la rimonta. Un intervento importante. Nel complesso, è stata una partita giocata bene, vinta meritatamente, grazie alla quale guardiamo con ottimismo al futuro, pur sapendo di avere sempre dei problemi, data la rosa corta. Però, se non altro, un po’ di fieno in cascina lo abbiamo messo”.

Credits: FSGC