La Juvenes Dogana riparte dal Murata, con ancora una difesa da inventare

Con una difesa ancora minata dagli infortuni, ma situazioni tattiche preparate meglio e il recupero di Michele Manfroni, la Juvenes Dogana torna in campo dopo la sosta, sabato, per affrontare una delle squadre più in forma del momento: il Murata. La voglia è quella di riprendersi dal doppio stop subito contro Tre Fiori e Cosmos, con il gruppo che ha potuto ricaricare le energie durante questi giorni di pausa e prepararsi adeguatamente. “Saranno assenti i due fratelli Borghini, Gianmaria e Giacomo, che avranno bisogno di un’altra settimana di lavoro differenziato – commenta l’allenatore biancorossoblù, Manuel Amati –. Mancherà ancora Federico Tumidei, per il quale non possiamo definire i tempi di recupero, mentre rientrerà in pianta stabile Manfroni e di Michele Cevoli, tornato in gruppo, valuteremo le condizioni”.

 

Conscio di dover nuovamente fare degli adattamenti tattici, durante la pausa Amati si è concentrato particolarmente sui movimenti difensivi. “Oltre al carico fisico che due settimane di lavoro piene ci hanno concesso di fare, abbiamo dato più attenzione a quello che si svolge negli ultimi 30 metri di campo: la difesa dell’uomo, le marcature e come contrastare le armi del Murata, che sono degli attaccanti veloci e il creare superiorità numerica, con dei 2 contro 1 – spiega –. Cerchiamo di farci trovare pronti per questo, perché la situazione difensiva rimane difficile e anche questa volta dovremo adattare alcuni giocatori. Perciò, per provare a non ripetere l’errore fatto contro il Cosmos, abbiamo dato qualche riferimento in più alla linea di difesa”.

 

Quinto in classifica, con 21 punti, il Murata ha vinto sette delle nove partite disputate finora, perdendo solo con Tre Penne e La Fiorita, altre formazioni di vertice, grazie a un mercato che ne ha rivoluzionato la rosa. “È una squadra fortemente rinnovata, soprattutto per quanto riguarda i giocatori – afferma Amati –. Sta facendo un campionato di vertice, è sotto agli occhi di tutti, fa parte di quei cinque club che hanno creato un solco rispetto agli altri. Sono stati bravi loro a meritarselo, perché hanno fatto un mercato intelligente, ricco di sorprese, con giocatori che non gravitavano attorno alla nostra realtà e che sono stati competitivi fin da subito, portando una squadra che l’anno scorso ha dovuto fare una gran rincorsa per entrare nei playoff a giocarsi le primissime posizioni. Se dopo tutte queste giornate sono lì davanti, vuol dire che i valori rispecchiano la realtà”.

Credits: FSGC