La Libertas c'è, la Juvenes Dogana no: ai quarti di coppa vanno i granata
La corsa alla Coppa Titano si ferma agli ottavi di finale, per la Juvenes Dogana, che non replica la bella prestazione dell’andata e cede, nel ritorno, alla Libertas, vincente per 5-0. Troppi errori sul versante biancorossoblù, con un paio di importanti occasioni mancate, tanto cinismo per i granata, che aprono con due reti prima dell’intervallo, entrambe di Abdul Mubarac Zabre, e replicano con tre goal nella ripresa, ancora con Zabre, poi con Nicholas Santoni su rigore e infine con Nicholas Di Meo. “Nel primo tempo è stata una partita strana, non c’erano i presupposti per una debacle così clamorosa – commenta l’allenatore della Juvenes Dogana, Manuel Amati –. Abbiamo avuto due occasioni noi, con Lorenzo Sottile e Davide Merli, e ne hanno avute due loro, che sono stati molto più bravi a capitalizzare, soprattutto perché la seconda palla goal nasce da un altro errore di distrazione di Gianmaria Borghini. Un peccato di sufficienza, che ha indirizzato il risultato. Nel secondo tempo siamo ripartiti, ma, nel giro di 18 minuti, due indecisioni della difesa hanno messo la parola fine su una qualificazione a cui tenevamo tantissimo”.
Diverse le imprecisioni sottolineate da Amati, che hanno portato la Juvenes Dogana a una prestazione non all’altezza di quanto fatto vedere, fin qui, in stagione: è la prima volta in cui i biancorossoblù subiscono più di due reti. “È stata una giornata negativa per molti dei nostri giocatori cardine – prosegue l’allenatore –. Nel primo goal, Zabre ha bruciato in velocità Michele Cevoli; sul terzo, quarto e quinto, Fabio Gentilini ha avuto qualche indecisione, ma è una di quelle giornate che a un portiere della sua qualità capitano una volta a stagione; Riccardo Colonna stesso non era nella miglior serata. Un altro focus da fare è sulla qualità del nostro attacco, perché gli attaccanti, soprattutto esterni, stanno creando pochi pericoli, non seguono la fase offensiva e mi stanno facendo riflettere se valga la pena portare avanti questo tipo di modulo, il 4-3-3. L’ultimo punto è che purtroppo pesano i limiti della rosa in senso numerico, perché avere solo sei giocatori in difesa, schierando una linea a quattro, sta facendo emergere dei problemi, soprattutto a fronte di un calendario mal costruito, in cui si gioca spesso e che può portare a degli infortuni. Ci dovrà servire da monito per le prossime sessioni di mercato”.
Messa alle spalle la coppa, il miglior modo per superare la delusione sarà continuare a vincere in campionato, anche se la partita di sabato, contro la San Marino Academy U22, secondo Amati sarà una bella sfida, soprattutto atleticamente. “Loro sono una di quelle squadre che si allenano quattro volte a settimana e, al contrario nostro, non hanno disputato la partita di coppa – spiega –. Inoltre, sono tutti ragazzi di 20 anni, con entusiasmo e condizione atletica, mentre noi saremo pochi, a causa degli infortuni, e abbiamo fatto due allenamenti che sono stati, in pratica, delle rifiniture. Perciò mi aspetto delle difficoltà e tengo aperta la porta su un cambio di modulo importante”.
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