Con la sconfitta per 3-0 contro il Tre Fiori nell’ultimo turno di campionato, si è chiusa la stagione della Juvenes/Dogana. Tre i goal subiti dalla squadra di Serravalle, che, nonostante gli uomini contati a causa degli infortuni, ha retto bene l’impatto contro la terza in classifica per tutto il primo tempo. Almeno fino all’espulsione di Pasquinelli, che ha indirizzato definitivamente la partita. “L’incontro è stato combattuto fino all’espulsione e comunque fino all’intervallo. La squadra ha retto senza problemi nei primi 45 minuti – commenta mister Manuel Amati -. Purtroppo, avere subito un goal a inizio secondo tempo, al primo calcio d’angolo contro, nella situazione in cui eravamo e con tante partite ravvicinate e sempre gli stessi giocatori in campo, ha fatto in modo che poi venissero meno le energie, più che le motivazioni. Tutti hanno dato il massimo, ma le forze hanno un limite e in quella partita l’abbiamo raggiunto dopo il primo goal del Tre Fiori”.
Il termine dell’annata sportiva è anche l’occasione per fermarsi e guardare indietro alla stagione che è stata. Stagione che Amati definisce “complicata, ma figlia di un mercato estivo e invernale in cui non ci si è riusciti ad adeguare alla qualità del campionato, che diventa sempre più alta, con una rosa di 21-22 elementi in cui c’erano ragazzi reduci da altri sport, da infortuni o che potevano avere problemi anche di lavoro. Questo alla fine ha inciso. Dopo la sessione di dicembre, con la partenza del portiere titolare, Gobbi e Guidi si sono trovati di fronte a una situazione nuova per loro ma hanno fatto quello che potevano, dando l’anima”.
Nonostante le difficoltà affrontate in vari momenti dell’anno, l’allenatore racconta che la rosa si è compattata, facendo gruppo, anche “dopo le partenze di giocatori che sarebbero dovuti essere importanti, a febbraio. Abbiamo fatto un buonissimo percorso nell’ultimo tratto. Tutti i calciatori che hanno concluso la stagione vanno ringraziati, hanno dato quello che potevano. Ovviamente, rimane il rammarico dell’ultima partita col Cailungo, ma non solo. Nella parte centrale del girone di andata abbiamo offerto prestazioni di altissimo livello, mettendo sotto squadre come Tre Penne, Murata, Fiorentino e avremmo potuto raccogliere qualcosa anche con La Fiorita e Folgore. I punti ci sono mancati lì, dove li avremmo meritati. Poi sono emerse le lacune. Però vari giovani che avrebbero dovuto usare questo anno per crescere, alla fine si sono portati avanti col lavoro perché hanno giocato un sacco di partite. Quindi traiamo questa nota positiva, alcuni sono cresciuti molto e saranno avvantaggiati l’anno prossimo dall’aver fatto, in questa stagione, molta più esperienza del preventivabile. Il 2021/22, perciò, seppur in linea generale non positivo, è stato propedeutico all’anno successivo per una parte dei ragazzi”.

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