Cailungo – Juvenes/Dogana 2-2

Cailungo: Gallinetta, Urbinati (dall’88’ M. Cecchetti), Iuzzolino, Ferrai, Santucci, M. Muccioli (dall’88’ Censoni), Senja, Diallo (dal 54’ Liverani), L. Cecchetti, Benedetti, Morri (dal 64’ Marinaro). A disposizione: La Monaca, F. Vagnini. Allenatore: Cristian Protti.

Juvenes/Dogana: Gobbi, Cevoli, Acquarelli, Mezzadri, Raschi (dal 39’ Cisternino), Baldazzi, Merli, Michelotti (dal 75’ Zucchi), Giangrandi, D’angeli, Pasquinelli. A disposizione: Guidi, F. Muccioli, Ancora, Tumidei. Allenatore: Manuel Amati.

Arbitro: Alessandro Vandi. Assistenti: Salvatore Tuttifrutti, Alfonso Giannotti. Quarto ufficiale: Davide Borriello.

Marcatori: 63’ Acquarelli (J), 67’ Benedetti (C), 80’ Cevoli (J), 90+4’ Santucci (C).

Ammoniti: Santucci, Urbinati, Iuzzolino, M. Muccioli, Liverani.

Espulsi: Iuzzolino (rosso diretto).

Così fa male. Così fa davvero tanto male. Il sogno della Juvenes/Dogana s’infrange sul più bello, al 94′ minuto della penultima partita di campionato, contro il Cailungo, quando la squadra di Serravalle sembrava ormai destinata a potersi giocare tutto nel turno conclusivo. Invece, a tempo quasi scaduto, il goal di Santucci ne ha cancellato le speranze di rimonta sul 12° posto, certificando un pareggio che condanna entrambe le squadre a rinunciare alla post-season. Mister Manuel Amati racconta di una “battaglia”, il cui esito “fa male, perché pensavamo di meritarci di giocare tutto all’ultimo, soprattutto per quello che abbiamo fatto nei mesi recenti, dove siamo rimasti con una rosa molto ridotta, fatta di tanti giovani. Stava andando tutto secondo i programmi, invece ci siamo eliminati a vicenda. Al fischio finale sono andato a raccogliere i giocatori uno per uno perché c’era questa sensazione di sentirsi privati di qualcosa che ci meritavamo. Il dispiacere è stato tanto, soprattutto verso chi è rimasto in squadra e voleva veramente provare a fare qualcosa, a un certo punto della stagione, di quasi miracoloso”.
Soffermandosi sul finale, per l’allenatore c’è più orgoglio per quanto fatto dai giocatori, che rammarico per l’occasione sfumata. “Anche quello c’è, sì, ma per quanto riguarda tutto l’anno. Quando si tratta di una manciata di punti ti vengono in mente, oltre alla beffa contro il Cailungo, quella dell’andata contro il La Fiorita, sempre al 94′, quando l’arbitro ha dato inspiegabilmente un minuto in più di recupero, quella all’88’ con la Folgore, lo 0-0 con la Virtus di un mese fa, in cui abbiamo avuto una palla goal al 90′ nell’area piccola, ma non siamo riusciti a dare una zampata a un metro dalla porta, e il ritorno con la Libertas, quando eravamo in vantaggio 1-0 prima dell’espulsione di Muccioli per poi perdere 1-2 nella ripresa. Le occasioni sono state diverse, ci sono partite che abbiamo dominato a volte, soprattutto a ottobre-novembre, senza vincere: purtroppo, adesso quei punti mancano. C’è il massimo orgoglio per quanto fatto ultimamente, ma dobbiamo anche guardare al fatto che queste mancanze, probabilmente, derivano dalla nostra inesperienza, dalla nostra gioventù e anche da una qualità di cui sicuramente, quale che sia l’organigramma della Juvenes/Dogana in futuro, bisognerà valutare un aumento se si vorrà migliorare, perché il Campionato sammarinese sta diventando molto competitivo e quindi bisogna attrezzarsi per stare al passo”.
Nonostante dall’esterno possa sembrare che non ci siano più obiettivi, per la squadra, Amati in realtà ne ha ancora due e non vuole sentir parlare di stagione finita fino al triplice fischio dell’incontro con il Tre Fiori, di mercoledì prossimo: “A noi manca uno scalpo importante quest’anno. Abbiamo avuto possibilità con Folgore, La Fiorita e Virtus. Allo stesso Tre Fiori abbiamo tirato molto la partita dell’andata. Perciò non regalerò minuti né maglie a nessuno: gli ultimi allenamenti dovranno essere propedeutici a recuperare energie mentali e i ragazzi non devono mettere nella propria cultura sportiva, soprattutto avendo una squadra giovane e auspicandomi un futuro calcistico lungo per loro, il fatto che la stagione finisca prima. Fino al 20 aprile bisogna dare tutto. Voglio una squadra motivata, che vada in campo col Tre Fiori per prendersi ciò che le manca e per scavalcare il Cailungo, guadagnando una posizione in classifica. Ci meritiamo di chiudere con la maggiore dignità possibile”.


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